Questa canzone di Gilbert O'Sullivan ha illuminato l'estate del 1972! La classica canzone per voce e piano, perfetta per un ballo della mattonella come si diceva nei '70, ma anche semplicemente da ascoltare lasciandosi ammaliare dalla melodia e cullare da pensieri e ricordi appena venati dalla malinconia. C'è un buffo ricordo legato a questa canzone: ero stato invitato dalla mamma di una mia amica a trascorrere una domenica di agosto nella loro villa a Torre Canne ed ero andato con grande emozione perchè in realtà tra noi ragazzi c'era qualcosa di più di una semplice amicizia, incoraggiati anche dalle rispettive famiglie che vedevano di buon occhio la nostra frequentazione...Beh ricordo chiaramente lei ed io davanti al juke-box sulla rotonda di un bar nel caldo pomeriggio, vogliosi di un ballo per poterci così abbracciare strettamente senza sguardi di disapprovazione...e rivedo l'attimo in cui la moneta da cento lire scendeva nella scanalatura, il disco che si spostava per noi troppo lentamente sul piatto, la puntina che sembrava atterrare con studiata flemma sul disco, ma poi...poi il ricordo si blocca su un fermo immagine di noi due allacciati teneramente, rapiti come possono esserlo un ragazzo e una ragazza che credono ancora in un futuro e nella realizzazione dei loro sogni...
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