domenica 27 agosto 2017

Il Bacio del Brigante - Franco Limardi (2013)





Siamo in Maremma negli decenni del '800 successivi all'Unità e Michele Pastorelli, già noto per i suoi trascorsi di brigante, riconosciuto dal popolo come "Il re della macchia", scontato un periodo di detenzione, torna a formare la sua banda e si dà nuovamente alla macchia: ma l'uomo non è più lo stesso, animato solo dal desiderio di vendetta verso chi l'ha in precedenza tradito e fatto condannare e comincia a uccidere senza ritegno. Lo Stato interviene inviando nella zona un maggiore zelante con pieni poteri, Carlo Alberto Carcano, perché elimini discretamente questo bandito ma, nonostante il maggiore assolva il suo compito, non riesce ad evitare spargimenti di sangue tra innocenti contadini e politici e maggiorenti locali doppiogiochisti, pagando anch'egli in qualche modo per la sua inflessibilità. Abbastanza evidente il paragone con fatti nazionali recenti e l'evidenza della leggerezza con cui la politica abbandona i suoi "servitori" nei momenti in cui maggiormente ci sarebbe bisogno di fare fronte unico contro i nemici dello stato. Il romanzo mi è piaciuto sia per la storia avvincente che per i personaggi credibili e ben delineati con la figura di Luciano Fiorilli, il brigante pentito e, a suo modo "collaboratore di giustizia" che, nonostante tutto, riesce con la figlioletta Maria, a concretizzare il miraggio di una nuova vita di riscatto personale e sociale, partendo, a vicenda conclusa, verso gli Stati Uniti



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