sabato 3 dicembre 2016

Bragadin - Sergei Tseytlin




Non ho mai del tutto smesso di pensare a questo valoroso personaggio storico veneziano da quando ragazzo lessi il romanzo di Emilio Salgari "Capitan Tempesta" ambientato a Cipro nel XVI secolo ai tempi dell'assedio ottomano alla città di Famagosta, ultimo baluardo veneziano prima della completa conquista dell'isola da parte dei Turchi. La protratta difesa della città fino alla sua capitolazione, il barbaro eccidio dei comandanti veneziani e il martirio finale del suo governatore, colpirono la mia giovane mente e questi ricordi sono stati il pungolo che mi ha spinto all'acquisto e alla lettura di questo libro non appena sono venuto a conoscenza della sua esistenza. Aldilà delle libertà che lo scrittore si è preso nel raccontare la vita privata e pubblica del protagonista e della parte centrale a tema religioso che ha un po' rallentato la lettura, il libro racconta in maniera egregia e coinvolgente l'odissea di Famagosta e del suo governatore Marcantonio Bragadin:  la lunga guerra di difesa della città martoriata dall'incessante bombardamento nemico, lo stillicidio di vite umane perse negli scontri campali col nemico e nei ripetuti e furiosi assalti alle mura, l'estenuante logoramento fisico e morale dei difensori ridotti alla fame e alla sete fino all'inoppugnabile certezza che gli aiuti esterni tanto attesi e agognati non sarebbero mai giunti e la consapevolezza di essere stati "sacrificati" dalla madrepatria, non sono sufficienti a minare lo spirito ardimentoso e coerente del suo comandante che, dopo la resa della città, prigioniero dei conquistatori, pur tentato di abiurare la sua religione per continuare a vivere, non cede e non rinuncia alla sua libera scelta, ai suoi valori di uomo e di combattente, di cristiano difensore della fede e accetta le conseguenze estreme con coraggio e determinazione. Questo è un libro che, una volta letto, non si dimentica più


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