La Prima guerra mondiale è già in atto nel maggio 1915 quando il transatlantico Lusitania salpa da New York alla volta di Liverpool con a bordi più di 1900 persone tra passeggeri e personale di bordo: tutti sono a conoscenza che gli U-Boot tedeschi scorrazzano nell'oceano Atlantico a caccia di prede da affondare con i loro "velenosi" siluri, ma nessuno pensa davvero che i tedeschi possano attaccare una nave passeggeri. Non si è fatto i conti, tuttavia, con l'animosità e la voglia di primeggiare del comandante tedesco dell' U-Boot 20 che di fronte all'invitante bersaglio non esiterà a spedirlo in fondo al mare insieme a 1200 persone. Questo funesto evento, complice la morte di un centinaio di americani presenti a bordo della nave, incrina i rapporti tra i neutrali Americani e la Germania al punto da risultare argomento determinante per l'entrata in guerra degli USA a fianco di Inglesi e Francesi capovolgendo in breve l'andamento e le sorti finali della guerra. Il libro è scritto benissimo e racconta i retroscena storici e politici, il viaggio del transatlantico e lo stato d'animo dei suoi viaggiatori fino all'incontro fatale e oltre, non si abbandona a facile pietà e sensazionalismo, ma conserva in tutte le sue pagine un pathos che senza insidiare l'obiettività del racconto, coinvolge nella lettura.
Nessun commento:
Posta un commento