Nessuno dei personaggi che popolano questo romanzo marinaresco esce assolto dal giudizio morale finale: tutti colpevoli dal primo all'ultimo, tutti dannati per l'eternità! E se il dottor Patrick Sumner, il protagonista ambiguo di questo libro, riesce carambolescamente a salvare la pellaccia non ha di che rallegrarsene perché i suoi giorni a venire, anche se agiati, non saranno esenti da sensi di colpa e da incubi ricorrenti. Nell'insieme un libro che riesce a ben coniugare la bella scrittura a una trama avvincente, ambientato nelle latitudini artiche dove la violenza naturale delle acque e la primordialità delle terre rappresentano lo scenario più idoneo per raccontare la poliedricità della malvagità umana e il degrado morale dei personaggi, prigionieri consenzienti di imperdonabili bassezze e vizi immondi.
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