L'orrore quotidiano nel famigerato lager di Auschwitz con le giornaliere violenze fisiche e morali, il lavoro spossante, le "selezioni" per la "soluzione definitiva", narrato da chi ci ha trascorso un anno, vivendo quotidianamente accanto alla morte, alle privazioni, all'annichilimento. E' davvero difficile trovare le parole per descrivere quello che ho provato leggendo questo romanzo autobiografico, toccante e pietoso scritto all'indomani della liberazione del protagonista, che ha già emozionato, indignato, turbato milioni di lettori prima di me e assurgendo a testimonial di un passato che non deve essere dimenticato, perchè quell'orrore non si ripeta mai più
Nessun commento:
Posta un commento