I cacciatori di nazisti di cui parla questo bel libro sono un distaccamento dei SAS britannici che negli ultimi mesi della II guerra mondiale e nell'anno e mezzo successivo dedicarono il loro impegno a stanare e consegnare alla giustizia alleata i nazisti che si erano macchiati di orribili nefandezze nei confronti di quei militari alleati che, paracadutati sui Vosgi, gruppo montuoso tra Francia e Germania,oltre le linee tedesche, per favorire con le loro azioni l'avanzata delle truppe alleate verso la Germania, vennero catturati dalle SS, sottoposti a torture, giustiziati con un colpo alla nuca e sepolti in fosse comuni nei boschi della zona. E se il lavoro dei "cacciatori" fu in parte premiato con la cattura di diversi nazisti che furono assicurati alla giustizia e sottoposti a processo, l'autore informa che molti ufficiali nazisti scamparono alla forca perchè i nascenti servizi segreti alleati li graziarono e nascosero per utilizzare la loro esperienza nella guerra fredda contro i Russi. Un racconto appassionante che destabilizza l'opinione radicata in tutti noi che i governi si comportino in maniera etica nei confronti dei cittadini del proprio paese ma soprattutto è agghiacciante la consapevolezza che, per motivi opinabili, si possa decidere di non rendere giustizia nei confronti di chi ha messo in gioco la sua vita per il proprio paese.
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