Nel 1785 la Francia decide di emulare le gesta di James Cook e allestisce due fregate al comando di Jean-Francois de Galaup conte di Laperouse con il compito di prendere il mare, attraversare l'Atlantico doppiandolo a Capo Horn, navigare in lungo e in largo l'oceano Pacifico intraprendendo commerci con i nativi, studiando botanica e zoologia dei luoghi, tracciando rotte più precise e chissà, scoprendo nuove terre nei mari australi a maggior gloria della madrepatria. Il conte di Laperouse esegue esemplarmente questa impresa girando di qua e di là per gli oceani ma improvvisamente, dopo un paio d'anni, non si hanno più notizie delle due fregate francesi. Successive spedizioni salpate per chiarire il mistero ritornano a mani vuote e solo negli anni '50 del 1900 si potrà confermare scientificamente quanto ipotizzato da alcuni navigatori del tempo. Partendo dai fatti storici Naomi Williams ha scritto un bel libro dedicando le sue pagine agli uomini che parteciparono a quell'evento avventuroso e tragico, immaginando i loro punti di vista, i loro dialoghi e pensieri, la loro partecipazione emotiva e le attese che un viaggio di esplorazione porta sempre con sé. E coglie il segno perché il libro affascina e coinvolge dalla prima all'ultima pagina
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