Viggo Johansen [1851-1935] - A Christmas Story |
(le opere artistiche qui riprodotte hanno esclusivo significato divulgativo)
Un grande romanzo sociale che racconta la vita impossibile e inaccettabile di minatori e delle loro famiglie in un'epoca in cui cominciano i primi fermenti sociali, le prime lotte del proletariato contro la "grassa" borghesia e quei governi "ciechi" di fronte alle difficoltà del popolo lavoratore strozzato da una paga miserrima e abbandonato a se stesso. Il protagonista principale del romanzo non è Stefano che pure per primo si rende conto dell'importanza della lotta a oltranza, dello sciopero come unica arma del lavoratore di rivendicazione dei suoi diritti umani e sociali, dell'adesione all' "Internazionale" come organismo mondiale di contrasto ai padroni e solidarietà alle masse, ma l'intera comunità di minatori e delle loro famiglie in bilico tra la necessità di lavorare, pur a condizioni inumane, per sbarcare il lunario e il desiderio di combattere e resistere per acquisire i propri diritti sacrosanti. Un romanzo palpitante di umanità e di ferocia, di rabbia impotente e di amore.
Charles Webster Hawthorne [1872-1930] - The Lovers |
Il'ja Efimovič Repin [1844-1930] - Sophia Dragomirova, 1889 |
Il mio amore per te è un sentimento sincero e pulito, niente e nessuno potrà allontanarmi da te e ti amerò sempre, incondizionatamente.
Se leggere l'Iliade e l'Odissea nelle splendide versioni di Rosa Calzecchi Onesti è stato un tuffo meraviglioso nel mito del più noto conflitto di tutti i tempi, questo romanzo di Lindsay Clarke mi ha egualmente intrigato perché riesce nell'intento di raccontare in maniera semplice ma eccitante non solo "l'arme e gli amori" ma anche tutto quello che ha portato alla "Guerra di Troia" che nei due capolavori di Omero manca e che si ritrova in altre opere come in Kerényi o nelle fatiche letterarie dei grandi tragediografi greci e nei "Miti Greci" di Robert Graves ma che qui, sotto forma di romanzo, trova la sua migliore espressione. Dalla "onerosa" scelta di Paride alla distruzione della sua città ad opera degli Argivi nulla manca e il pathos scorre a piene mani nella giusta quantità e qualità.
Il'ja Efimovič Repin [1844-1930] - Andreyev, 1905 |
Ho già amato ma nessuna donna prima di te ha saputo prendere per mano il mio cuore, la mia mente e il mio corpo e mi ha fatto sentire le emozioni e i turbamenti profondi che sai trasmettermi e donarmi ogni volta che siamo vicini...la mia proposta di oggi per un futuro che ci veda a breve indissolubilmente legati per sempre da un vincolo solenne, non è il frutto di un pensiero senza radici o il pessimo scherzo in un ozioso pomeriggio di dolce far niente, ma la semplice conclusione della constatazione che solo accanto a te mi sento me stesso al 100% e ti vivo come una parte essenziale di me senza la quale la mia vita mi sembra avara di emozioni e di gioia, di allegria e di voglia di vivere. Possiamo ancora costruire qualcosa di bello nella nostra vita e allora perchè non farlo insieme, vivendo quotidianamente le emozioni che ci regaliamo reciprocamente e lasciare il segno di un amore che prima di esistere poteva sembrare impossibile realizzare per i nostri cuori feriti e acciaccati e che dopo pochi mesi, invece, è realtà tangibile e inoppugnabile di quello che proviamo reciprocamente. Questo nostro amore è già adulto, splende di luce propria e noi due siamo singole parti di un unico sentimento che deve essere vissuto pienamente e quotidianamente e non più a puntate come una serie televisiva. Ti amo, tesoro, non dimenticarlo mai!
Un grande romanzo come non se ne scrivono più con un eroina, la giovane americana Isabel che rimasta orfana, giunge nella vecchia Europa in compagnia della zia già da diverso tempo stabilitasi in Inghilterra con l'anziano marito, animata da una grande voglia di vivere, di conoscere il mondo, di imparare a guardare dentro se stessa e gli altri. La sua progressista visione della vita tuttavia si scontrerà ben presto con la realtà continentale gretta e avida e nonostante i continui avvertimenti e consigli delle persone a lei più vicine, soprattutto l'emancipata amica Henriette Stackpole e il fedele cugino Ralph Touchett, pagherà duramente lo scotto del suo romantico apprendistato e della sua purezza d'animo rischiando di cadere nella subdola rete abilmente architettata da due anime "perdute". Fino all'ultima pagina, partecipi lettori della protagonista, ci si chiede se Isabel, nonostante tutto, riuscirà a sfuggire, grazie al suo insolito acume e alla freschezza del suo intuito, alla trappola così bene intessuta ai suoi danni, combattuta com'è tra senso del dovere e voglia di vivere. Una trama perfetta abilmente raccontata da un grande della letteratura.
Una memorabile sfida a scacchi tra un giovane campione del mondo borioso, rozzo e cafone e uno stimato avvocato austriaco, colto e gentile, esule dal suo paese dopo l'annessione hitleriana dell'Austria alla Germania, già sottoposto a duri trattamenti psicologici e fisici dalla Gestapo. I due antagonisti non potrebbero essere più diversi e la partita a scacchi si trasforma ben presto, inesorabilmente, in un duello tra civiltà, quella asburgica sul viale del tramonto e quella tedesca superba e tronfia. Un indimenticabile racconto.
Cafiero Filippelli [1889 - 1973] - Ritratto di Anna, 1951
" Il sentimento che mi lega a te non riesco a definirlo: mi sei entrato nel cuore, nella testa, sei un uomo speciale e il mio desiderio più grande è che vorrei restarti accanto per sempre...ti amo più di quanto tu possa credere e ancora stamattina ti guardavo e pensavo: "Lui è l'amore mio"
"Nessuna donna mi ha mai emozionato tanto come te con le parole e con i fatti...qualche angelo che ha a cuore la mia felicità mi avrà spinto a cercarti in un momento della vita in cui mi illudevo di poter fare a meno dell'amore per sempre e di continuare a vivere in solitudine...adesso mi rendo conto di quanto mi sbagliavo e di come sia arida una vita senza la gioia di amare e di essere amato"
Angelo Morbelli [1853-1919] - Ritratto Maschile con Cappello |
Ti amo tanto e mi piace pensare che ci siamo scelti molto tardi ma non troppo tardi!
Giuseppe Amisani [1881-1941] - Ritratto Femminile, 1917 |
Sei la
donna che non aspettavo dopo l'ultima profonda delusione, ma tu mi hai colto
di sorpresa con la tenerezza e con il tuo humour, le tue risate piene e
coinvolgenti ma anche con i tuoi discorsi seri, con la tua totale e
disinteressata disponibilità e le tue carezze timide e affettuose, col tuo
sguardo dolce e a volte un po' ironico, coi tuoi abbracci appassionati e i tuoi
brevi attimi di dubbio e insicurezza subito volatilizzati da un mio abbraccio o
da qualche parola affettuosa che tu sai sincera; tutto questo e molto altro sei
tu ed era impossibile che io, dopo un anno terribile, trascorso a leccare le ferite di un amore mai corrisposto, non
ne venissi travolto come un fiume ridotto a un rivolo che ritrova il suo flusso perduto e
ti amassi senza riserve e senza limiti fin dai primi giorni di conoscenza: non
credevo più in me né nella possibilità di incontrare un'anima che riponesse
fiducia in un uomo che ha tanto sbagliato ma che nel tempo è andato
convincendosi che i suoi sentimenti possono essere ancora sani e puliti, anche
dopo essere stati respinti col silenzio e l'indifferenza, e invece tu mi
hai donato questa possibilità, senza calcoli e titubanze, abbracciandomi forte
e regalandomi fiducia a priori...ed ora io non faccio promesse, sono inutili...sarà
il tempo a giudicare, AMORE MIO!
Aleardo Villa (1865-1906) - Il vestito verde |
Mi sono sdraiata sul divano, finalmente...e penso a te, a cosa provo insieme a te...sensazioni mai provate dentro e fuori dal letto. Faccio quello che mi piace senza nessuno che mi inibisca...lo so che tanto tu non ci credi ma dovevo dirtelo. Mi piaci tanto e la tua dolcezza mi annienta
Antonio Puccinelli [1822-1897] Ritratto di Gentiluomo |
Mi rendo conto che non è facile per un uomo immedesimarsi nel cuore di una donna ma io ci provo e credo in tutto quello che mi dici perché amarti significa considerare te un altro me stesso.
Narrando la vita e l'ascesa ai vertici della politica inglese di Thomas Cromwell, Hilary Mantel affronta uno dei periodi più burrascosi e drammatici della storia inglese, quello del regno di Enrico VIII che invaghitosi della giovanissima Anna Bolena, a dispetto del matrimonio con Caterina d'Aragona da cui ha avuto la figlia Maria, vuole sposarla ad ogni costo e renderla regina previo l'annullamento del suo precedente matrimonio. Osteggiato da Papa Clemente e dall'imperatore, Enrico non si fermerà davanti a nessun ostacolo, sia pure uno scisma, con tutte le conseguenze annesse e connesse a tale scelta. Dando la precedenza ai dialoghi e alle introspezioni psicologiche dei personaggi del tempo, la scrittrice si imbarca in un lavoro difficile e impervio ma la narrazione non fa una grinza, è limpida e fluida incentrandosi sulla figura di Cromwell che, venuto da bassi natali, riesce a raggiungere le vette del potere grazie a una mente duttile e a una impareggiabile capacità di districarsi dalle situazioni politiche e personali più spinose, in un periodo storico pieno di intrighi e congiure, di eretici e visionari, di sommosse e guerre.
Mario Borgoni [1869-1936] - Fanciulla alla Finestra, 1916 |
...in una mano allontanata con noncurante disprezzo dalla mia,
...in una confessione d'amore che si spegneva in un silenzio disinteressato,
...nella solitudine del dolore,
ma oggi, riscaldato da sguardi amorosi, il mio cuore spazza via la polvere inutile del risentimento e dei ricordi macerati dal tempo e torna a battere con furia gioiosa perché la felicità è a portata di tutti se solo ci crediamo e ci battiamo per donarla senza chiedere in cambio nulla di più di un sorriso, una carezza, una parola d'amore. E io ci credo!