Un romanzo bellissimo che mi ha preso fin dalle prime pagine grazie a una scrittura chiara, a una capacità narrativa fuori dal comune e una trama ben congegnata e sviluppata armoniosamente: nell'estate del 1961 il tredicenne Frank, figlio di un pastore metodista di una misconosciuta cittadina del Minnesota, imparerà i valori della vita e il significato della morte, dell'amicizia, del senso di appartenenza a un gruppo familiare, attraverso le dolorose prove morali che sarà costretto a vivere e ad affrontare suo malgrado. Saranno le morti violente, inaspettate e a volte apparentemente inspiegabili di un suo coetaneo e poi quelle di sua sorella e di altri giovani a mettere alla prova il suo equilibrio interiore e il suo modo superficiale di pensare per lanciarlo dalle fragili e delicate sicurezze dell'adolescenza verso le dolorose consapevolezze del giovane adulto capace di pensare e di decidere autonomamente.
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