Apprezzare Stephen King perché mi ha regalato tante forti emozioni con i suoi romanzi, considerarlo uno degli autori più bravi in circolazione, averlo difeso a spada tratta ogni volta che qualcuno con sufficienza e un'ombra di disprezzo abbia voluto definirlo narratore di libri horror, non mi esime dall'esprimere un giudizio solo tiepidamente positivo per questa antologia di quattro racconti che ho appena finito di leggere: dico subito che il racconto conclusivo mi è piaciuto molto e da solo vale l'acquisto del libro ma i primi tre racconti non mi hanno completamente soddisfatto: non discuto la scrittura brillante, le battute originali come "...non puoi rimettere il dentifricio nel tubetto..." per dire che non si può tornare indietro e l'atmosfera pregna di suspense tipica del Re, ma questi racconti sono lontani anni luce dal migliore Stephen King, quello che mi ha fatto fare le ore piccole incollato alle sue pagine un po' di tempo fa...non sarà questo mezzo passo falso a farmi smettere di leggerlo ma forse bisognerà che sposti la mia attenzione verso la sua produzione letteraria di qualche decennio fa, prima dell'avvento del secondo millennio...
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